… CINQUANT’ANNI e non sentirli, ma ascoltarli sempre con piacere

LA NASCITA

29 Ottobre 1970 – Settembre 1971: da annosi verbali del C.T.G. (Centro Turistico Giovanile) di Mirano risulta che in questo periodo l’idea di dar vita ad un Coro in Mirano assunse forma concreta.

IL NOME E IL DISTINTIVO

Per il nome qualcuno pensò allo sperone ardito e rossastro della Croda Rossa ampezzana (quasi tutte le più elevate cime dolomitiche denominavano già un coro “di montagna”) e con questo nome il Coro Croda Rossa, diretto dal M° Vittorino Lazzari, iniziò la sua bella avventura che ancor oggi lo vede protagonista. Il professor Giancarlo Carraro ne studiò il distintivo, emblema del coro, che dopo trentanni conserva tutta la sua freschezza e incisività. Su campo quadrato giallo vi è rappresentata la cima aguzza con la scritta in rosso “CORO CRODA ROSSA”, mentre la dicitura “MIRANO” è di colore blu.

 

GLI INIZI

La prima uscita ufficiale reca la data del 29 maggio 1972: non si trattò di un semplice nostro concerto, ma della Rassegna “CORI A MIRANO” la prima di una serie ininterrotta: per il pubblico miranese, occasione di incontro con le migliori espressioni popolari delle coralità italiane.

 

IL NUOVO DIRETTORE

Nel 1979 la direzione del Coro passò a Gianni Ancilotto (che ne è tuttora il direttore); con lui il cammino del coro continuò in ascesa attraverso numerose e significative tappe: I^ Rassegna Provinciale A.S.A.C. (nel 1980), celebrazione del Decennale, Ventennale, Venticinquennale e Trentennale, incisione di due disci LP e di un CD, numerosi concerti tenuti in Italia e all’estero (Svizzera, Ungheria, Slovenia, Austria), partecipazione a Rassegne in ambito provinciale, regionale e nazionale

 

IL REPERTORIO

Col passare del tempo, il Coro, educatosi musicalmente – e sopratutto umanamente – avvertì l’essigenza di ampliare il proprio repertorio che oggi, pur senza accantonare “la montagna”, comprende canti di laguna e del teritorio Veneto, motivi goliardici e folkloristici, brani di polifonia e pagine di musica sacra. I canti di laguna continuano ad interessare il pubblico non solo veneto, ma di anche regioni italiane. Abbiamo portato dal Piemonte all’ Abruzzo “Inno a S. Marco”, “Nocchier”, “El bacanal”, “El consacarieghe”, “Pescator del Brenta”, riscuotendo sempre vivo consenso.

L’associazione si è adeguata alle disposizioni del Codice del Terzo Settore, rinnovando lo statuto ed iscrivendosi al RUNTS (registro unico nazionale del terzo settore) come “Associazione di promozione sociale”.

Nel 2021 il cinquantesimo anniversario. Un appuntamento importante per noi, caduto nel periodo delle limitazioni sociali legate alla pandemia. Festeggiamenti ridotti: un concerto in Duomo e la pubblicazione del terzo CD. Ci rifaremo al prossimo anniversario. Sì, perchè il coro ha ancora voce, ha salutato negli ultimi anni alcuni amici ma si è arricchito di nuovi coristi e continuerà a cantare e offrire emozioni e sentimenti a chi apprezza questi canti di storia, di guerra passata, di divertimenti, di amore e di pace.